Ultima modifica: 6 Giugno 2023

Circ n. 397 – Saluti finali della Dirigente Scolastica

Gentili  genitori, 

stiamo concludendo l’ultima settimana del calendario scolastico di quest’anno  e, per me, non solo le attività didattiche volgono al termine ma anche la mia carriera professionale è prossima alla chiusura.

Infatti il 31 agosto 2023 andrò in pensione per raggiungimento pieno dei requisiti pensionistici.

Sono stata docente giovanissima, avrei potuto essere una sorella maggiore per i miei scolari, dato che stavo conciliando il ruolo di maestra di soli vent’anni con la frequenza universitaria,  e poi, vincendo il concorso di Direttore Didattico a soli 28 anni. uno dei più giovani capi di istituto d’Italia. 

Con il conferimento dell’autonomia alle scuole statali e il superamento di un concorso interno, sono divenuta Dirigente Scolastico nel 1990.

Sono trascorsi quindi quasi 43 anni di permanenza nella scuola statale italiana, durante la quale ho visto tantissimi cambiamenti, molte riforme, tante innovazioni crescere (ed altre tramontare), alcune delle quali ho contribuito a realizzare in quanto pedagogista ed esperta di didattica delle lingue e delle materie scientifiche.

In questi sette anni presso il Liceo Vittorini ho avuto la fortuna di incontrare tantissimi genitori disponibili a collaborare, che hanno dialogato con la scuola in termini costruttivi e sereni, dandoci fiducia, anche nel periodo più difficile e cioè quello della pandemia.

I genitori che ho incontrato nel mio ufficio hanno mostrato quasi sempre premura e sollecitudine verso i loro figli, comprendendo che la cultura si costruisce nell’applicazione quotidiana. 

Sappiamo che i figli non sono una nostra proprietà e non sempre crescono come i genitori vorrebbero: in caso di esiti non brillanti,  occorre riuscire a vedere nel proprio figlio/ nella propria figlia il margine di miglioramento, salvaguardando la positività del rapporto reciproco, senza diventare complici di loro monellerie ed anzi aiutandoli a leggere  con obiettività le cause delle proprie difficoltà. Occorre però essere al loro fianco anche quando i voti sono ottimi, perché stare in alto su una vetta può essere talvolta stressante e faticoso; quindi hanno bisogno del vostro supporto sollecito e gentile anche i figli o le figlie dagli esiti brillanti. Infine occorre essere accanto a loro, con rispetto e discrezione – ma presenza reale – quando vanno in crisi, per esempio perché una relazione sentimentale si è interrotta. 

Partecipate dei loro successi e insuccessi in pari misura, con sincero spirito di ascolto ma anche con la saggezza di chi – essendo giunto all’età matura – sa discernere le priorità ed individuare le proporzioni reali di quanto viene narrato.

Un giovane della fascia 13-19 anni è un microcosmo che un genitore non arriva mai a comprendere fino in fondo, un sistema dinamico che evolve, con tutte le complessità e le contraddizioni presenti anche in noi adulti.

Rispetto alle persone mature, però, un adolescente e un giovane può provare sentimenti più radicali e profondi, non essere ancora spento dal disincanto, può provare emozioni più acute e brillanti, slanci di generosità insospettati come moti di ira che spiazzano i suoi genitori, i quali finiscono per chiedersi chi sia quell’individuo che hanno in casa.

Non spezzate i sogni dei vostri figli, non è questo il momento in cui dire loro che le prospettive che si prefigurano per il futuro hanno poco spazio per diventare reali; piuttosto lasciate che sviluppino le loro vocazioni, quelle che si basano sui loro punti di forza, per poi fare in modo che loro stessi trovino la propria strada in concretezza e autonomia.

Siate dunque genitori presenti con discrezione, contemperando vigilanza e fiducia, cercate di essere autorevoli per i vostri figli lavorando su voi stessi, per essere per loro un modello positivo. Siate grati ai vostri figli quando vi aiutano e vi ascoltano, ma richiedete anche rispetto reciproco.

Il compito del genitore è difficile, connotato da un coefficiente di rischio alto: infatti non si possono fare “le prove generali “ delle scelte genitoriali ed anzi i risultati delle nostre scelte educative, nel bene e nel male, si possono vedere a volte solo a distanza di tanti anni.

Fidatevi allora del parere degli insegnanti e – se dovesse esserci qualche complessità – di esperti esterni.

L’ufficio di dirigenza è stato considerato in questi anni un punto di riferimento per molte famiglie, insieme ai colloqui di confronto con il docente Coordinatore di Classe.

Possiate trovare anche nel mio successore una continuità nel dialogo che in questi anni non è mai mancato, da ambo le parti.

Vi saluto con cordialità.

LA DIRIGENTE SCOLASTICA

dott.ssa Albalisa Azzariti

(firma autografa sostituita a mezzo stampa ai sensi e per effetti degli art. 3, c. 2. D.Lgs. n.39/19993)