Ultima modifica: 15 Maggio 2015

ABC del VITTORINI – Progetto PEGASO – report finale

Progetto PEGASO e progetto SAZI E AFFAMATI

Anno scolastico 2014-2015

 

Resoconto

 

 

In corso d’anno sono state svolte attività:

  • di presentazione del progetto
  • di focus group
  • di formazione di filmakers (progetto “Sazi e affamati”)

 

 

Punti forti del progetto

 

In una scuola come la nostra, che soffre di un inesorabile invecchiamento del corpo docente, è positivo l’ingresso di formatori adulti che, per età e/o competenza professionale, sono più sensibili ai linguaggi, agli stili comunicativi, alla sensibilità dei nostri studenti.

 

Gli studenti hanno risposto, in generale, con superficiale entusiasmo, nel senso che hanno gradito le proposte, ma il livello di coinvolgimento è stato basso quando si è richiesto uno specifico impegno.

 

 

Punti deboli del progetto (dagli errori si impara!)

 

Riguardo ai focus, abbiamo incontrato una notevole difficoltà organizzativa:  nonostante l’investimento di tempo e di energia per la presentazione dell’iniziativa, nonostante la dichiarazione di interesse degli studenti raccolta a caldo, il gesto semplice di scaricare dal sito l’autorizzazione, farla firmare ai genitori e riportarla a scuola ha bloccato gli entusiasmi iniziali; siamo riusciti a costituire un primo gruppo, ma non saremmo riusciti ad organizzarne un secondo e un terzo… La conduzione del primo focus non ha avuto effetto trainante per i successivi.

Dopo tempo, fatica, frustrazioni, abbiamo risolto altrimenti: nelle classi di titolarità, nel corso di una riunione dei genitori, abbiamo presentato l’iniziativa, nonché distribuito e raccolto in tempo reale le autorizzazioni. Solo questo ha reso possibili il completamento dei focus.

La ricaduta è stata poi pressoché nulla: i ragazzi, interrogati, ne parlano con reticenza: sebbene si dicano soddisfatti, la loro resta una esperienza occasionale, che non riescono a connettere con la vita quotidiana.

Riguardo al progetto “Sazi e affamati”, si sono avuti problemi di reclutamento e di mantenimento del gruppo: gli impegni pomeridiani regolari risultano difficilmente conciliabili con gli impegni personali, specie se è richiesta la preparazione di materiali.

Sembra emergere una forte difficoltà per i ragazzi nel rispettare i tempi e gli impegni.

Nel corso del tempo, il gruppo si è molto differenziato: un terzo dei reclutati ha abbandonato in corso d’opera; un terzo ha continuato a presenziare, ma non ha prodotto molto; un terzo si è impegnato fino in fondo, anche supplendo alle mancanze altrui. Ovviamente sono questi ultimi ad essere entusiasti dell’esperienza e del risultato.

 

Ecco un esempio di messaggi intercorsi con alcuni studenti:

“Alla fine ieri erano presenti solo i migliori: io, Tizio, Caio. Abbiamo registrato gli speaking, che andranno inseriti nel video, nella favolosa sala di registrazione, e abbiamo stilato le frasi da inserire. Ora manca solo il montaggio definitivo e le rifiniture con after effects. Simonetta ci ha fatto i complimenti per come abbiamo lavorato con serietà e impegno. Volevamo ringraziare anche lei per averci coinvolto in questa esperienza molto interessante.

Buona continuazione di gita dai migliori”

 

“I migliori, sicuro!

E spero davvero che vi sia piaciuto lavorare, perche capisco che un credito scolastico, una firma in calce e i complimenti di Simonetta sono un compenso un po’ misero.

Ma voi fate tesoro dell’esperienza: se avessero detto a qualcuno di osservare il gruppo per selezionare una persona a cui proporre  un incarico di responsabilità, non ci sarebbero dubbi…

Non vedo l’ora di vedere il risultato”

 

La preparazione del filmato prodotto è stata completamente autogestita, la rappresentazione che ne esce è quella che sono riusciti a realizzare i ragazzi. Sul piano del contenuto non è molto originale, ma dà un’idea di freschezza, di ingenuità, di immediatezza, che ne fa un prodotto interessante e capace di parlare ai coetanei. Pensavamo che potesse essere apprezzato dalla giuria del concorso, non è stato così: non è stato selezionato nei primi cento lavori. Si vede che qualcosa non è piaciuto, o che le altre scuole hanno fatto lavori molto buoni…

 

L’intervento di NEOSPERIENCE è stato fondamentale. I ragazzi si aspettavano un corso sull’uso di software, e si attendevano sulle prime di lavorare su contenuti predefiniti. Li ha spiazzati la richiesta di progettare i loro stessi i contenuti. Hanno perso moltissimo tempo a prendere un indirizzo e a seguirlo. I conduttori di gruppo sono stati pazientissimi nell’assecondare e dirimere questo rovello iniziale, fino a fare emergere una leadership interna al gruppo, che ha cominciato a produrre. Il risultato non rende del tutto l’idea del percorso fatto, che è stato molto interessante. Peccato che ha riguardato un numero esiguo di studenti.

Sono mancati gli studenti, ma è mancata anche la scuola nel suo complesso. Il progetto avrebbe dovuto, nelle intenzioni, raccogliere e documentare il lavoro dei consigli di classe. Di quel lavoro non si vede l’ombra. Certamente molti consigli di classe si sono attivati sui temi di EXPO in ritardo, ma è certo che qualche occasione documentabile c’è stata (per esempio, la visita alla mostra FOOD) e non è stata volutamente inclusa dai ragazzi. Per incomprensione? Per protesta? Per dimenticanza? Perché a quel punto avevano preso gusto a rappresentarsi a modo loro, fuori dall’istituzione scuola?