Ultima modifica: 28 Settembre 2021

Il mormorio dell’Adda

Il mormorio dell’Adda

Nel pomeriggio del giorno 8 luglio abbiamo raggiunto la frazione di Concesa di Trezzo sull’Adda presso la sede del Parco Adda Nord, la splendida Villa Gina. Sotto un cielo vivido, viola e porpora , che non lasciava presagire nulla di buono e dopo aver scattato un paio di fotografie, siamo stati accolti, con grande onore e gentilezza,  dal Consigliere del Parco Adda Nord con delega alla cultura sig. Ignazio Ravasi.
Il museo ci ha dato rifugio dal nubifragio, mentre la guida Maurizio Valota ci introduceva all’ecosistema dell’Adda nord e agli aspetti culturali del territorio. Gli studenti sono rimasti entusiasti ed incantati nella sezione dedicata al Naturalista, dono dello zoologo Tibaldi. Abbiamo persino visto un leccalecca verde con insetti commestibili.
Si poteva toccare e sperimentare.
Poi, quando la pioggia è diminuita, ci si è recati in riva all’Adda, che abbiamo attraversato su un’avventurosa passerella.
Il fiume era colmo d’acqua e non mormorava, ma ruggiva!
A piedi si è raggiunto il Castello di Trezzo sull’Adda ed era ormai notte. Dopo aver ascoltato dalla guida sig. Gabriele le gesta dei Celti, dei Longobardi, del Barbarossa e dei Visconti, con un ripasso su Manzoni, è iniziata una nuova avventura nei sotterranei con le prigioni , tra pozze d’acqua e sentendo il fragore del fiume, che scorreva lì, appena dietro un’intercapedine di roccia. Poi – torcia alla mano – siamo saliti sulla torre principale antichissima. Da qui lo sguardo spaziava sulle luci delle città e attraverso il buio della notte, illuminato dai nostri sorrisi e mormorii.